Raid americani in Yemen: 31 morti tra gli Houthi, Trump segue
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Direttore: Alessandro Plateroti

USA, Trump lancia l’attacco contro gli Houthi e avvisa l’Iran: “Gli attacchi non saranno tollerati”

Donald Trump

Gli Stati Uniti hanno condotto attacchi aerei contro gli Houthi in Yemen, causando 31 morti. Il presidente Trump ha seguito l’operazione.

Il conflitto in Yemen è una delle crisi più complesse e devastanti degli ultimi anni. Iniziato nel 2014, ha visto il movimento ribelle degli Houthi, sostenuto dall’Iran, contrapporsi al governo yemenita riconosciuto a livello internazionale. Gli Houthi hanno conquistato vaste aree del paese, inclusa la capitale Sana’a, provocando un’escalation delle tensioni regionali.

A partire da novembre 2023, gli Houthi hanno lanciato più di 100 attacchi contro le navi che consideravano legate a Israele, ma anche agli Stati Uniti e al Regno Unito, dichiarando di agire in solidarietà con i palestinesi nella guerra tra Israele e Hamas a Gaza.

Donald Trump mentre parla
Donald Trump – newsmondo.it

L’attacco statunitense e la reazione di Trump

In risposta a questi attacchi, gli Stati Uniti hanno condotto raid aerei contro gli Houthi. Secondo il ministero della Salute dei ribelli, le operazioni hanno causato 31 morti e 101 feriti nelle zone colpite, tra cui Sana’a, Saada e Al-Bayda.

Secondo un funzionario statunitense, però, l’operazione, il primo attacco contro i ribelli yemeniti sotto la seconda amministrazione Trump, è stata condotta esclusivamente dagli Stati Uniti.

La Casa Bianca ha diffuso immagini del presidente Donald Trump che segue l’operazione da remoto. In una delle foto pubblicate su X, l’ex presidente appare in t-shirt bianca e cappellino rosso “Make America Great Again”, con le mani appoggiate alla cintura e le cuffie alle orecchie mentre osserva lo schermo.

Un’altra immagine lo mostra di spalle, mentre un post differente mostra un caccia statunitense in decollo per la missione.

Reazioni internazionali: il monito degli USA e la protesta dell’Iran

Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha avuto un colloquio con il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, avvertendo che “i continui attacchi degli Houthi alle navi militari e commerciali statunitensi nel Mar Rosso non saranno tollerati”, come riportato dalla CNN.

L’Iran ha immediatamente condannato i raid statunitensi. Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha dichiarato su X che “gli Stati Uniti non hanno il diritto di dettare” la politica estera dell’Iran, in risposta a un messaggio pubblicato su Truth da Trump, in cui il presidente ordinava a Teheran di cessare “immediatamente” il sostegno agli Houthi.

Inoltre, il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha denunciato l’attacco come “una flagrante violazione dei principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, in particolare sul divieto dell’uso della forza e sul rispetto della sovranità nazionale e dell’integrità territoriale“.

Ha poi aggiunto che l’operazione è in linea con il loro continuo sostegno al ‘genocidio’ del popolo palestinese, collegando l’azione militare americana al conflitto in corso a Gaza.

La causa principale dell’instabilità nell’Asia occidentale è la continua occupazione e le uccisioni di massa in Palestina, perpetuate dal sostegno di Stati Uniti, Regno Unito e Occidente, che rappresentano una minaccia senza precedenti per la sicurezza regionale e globale“, ha concluso il portavoce iraniano.

L’attacco americano segna un’escalation significativa nel conflitto yemenita e potrebbe avere ripercussioni su scala globale. La dura risposta dell’Iran e le dichiarazioni della Russia indicano che la tensione nella regione è destinata a crescere.

Gli equilibri geopolitici sono sempre più fragili e, con le potenze mondiali coinvolte, il rischio di una nuova escalation nel Medio Oriente è più alto che mai.

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ultimo aggiornamento: 16 Marzo 2025 9:04

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